Dicembre 2018
RIMANDARE I POVERI A MANI VUOTE! - Dialogo sul significato della dignità umana
Saronno, dicembre 2016
Un giorno, mentre Giulio stava preparando dei sacchi di indumenti da portare alla raccolta Caritas, udì una voce, riconosciuta poi come quella di Gesù, che gli chiedeva che cosa stesse facendo.
Giulio: Sto preparando dei vestiti da dare a coloro che hanno bisogno.
Gesù: Va’ e riprendi le scarpe che avevi messo a chi era scalzo, i vestiti che avevi dato a chi aveva freddo, il cibo offerto per sfamare chi era affamato...
Giulio: Ma non mi hai insegnato tu a dar da mangiare agli affamati, a vestire gli ignudi, a visitare i carcerati...?!
Gesù: Io ti ho insegnato una cosa ben diversa dal dare del tuo superfluo ai bisognosi! Ti ho insegnato a dare la cosa più bella e santa, quella di cui ogni essere umano ha più bisogno, e che io desidero di più che voi diate loro: la dignità. Quella dignità che avete loro tolto e che continuate a calpestare con l’ipocrisia di quei gesti che non fanno altro che dimostrare quanto quello che vi ho insegnato sia lontano da ciò che fate voi.
Piuttosto rimandateli nudi e scalzi, lasciateli nelle loro prigioni, ma non portateli via dalle loro terre, dai loro cibi e dalle loro tradizioni, perché questo significa togliere dignità agli esseri umani. Restituitegli la loro dignità!
Solo ridando dignità ad ogni essere umano dimostrate di credere e di rispettare che ogni uomo è un’immagine di Dio.
Cari amici,
nell’imminenza di questo Santo Natale vogliamo riflettere sul forte messaggio datoci dal Signore Gesù in prossimità del Natale 2016.
Esso contiene un grande insegnamento sul valore della dignità umana e sul giusto approccio al problema dei “migranti”.
Questo tema, spesso esasperato dalle dispute tra i contrapposti schieramenti politici, richiede un serio sforzo di riflessione e di conversione interiore per non cadere nell’ipocrisia di un facile “buonismo”.
In questo messaggio Gesù ci mette in guardia dal pensare di poter alleviare la condizione dei più bisognosi dando del nostro superfluo; significherebbe trascurare la cosa più importante che a queste persone è stata tolta: il rispetto della loro dignità di esseri umani.
E, sempre secondo questo messaggio, quando è che un uomo o una donna vengono maggiormente privati della loro dignità? Quando vengono sradicati dalla loro terra, dalla loro cultura e dalle loro tradizioni.
“Piuttosto rimandateli nudi e scalzi, lasciateli nelle loro prigioni, ma non portateli via dalle loro terre, dai loro cibi e dalle loro tradizioni, perché questo significa togliere dignità agli esseri umani. Restituitegli la loro dignità!”
Questa esortazione di Cristo ci fa comprendere la gravità dell’opera di sradicamento di intere popolazioni in atto in varie regioni del mondo.
Negare il diritto d’asilo a quanti fuggono da guerre e cataclismi è un grave crimine contro l’umanità, così come la malizia di coloro che, mentre continuano a depredare le ricchezze delle nazioni in via di sviluppo, ingannano le popolazioni, e in particolare i più giovani, con l’illusione del “sogno americano” o del benessere europeo, al fine di creare masse di manodopera a basso costo nelle società occidentali.
L’attivista panafricano Mohamed Konare, originario della Costa d’Avorio, da noi contattato in occasione della marcia di preghiera per la pace dello scorso 2 ottobre, così si è espresso al riguardo:
“Guardate come hanno distrutto la cultura africana. Oggi noi africani siamo senza cultura, senza basi... Io, quando andavo a scuola da bambino, imparavo la Marsigliese. Mi hanno fatto vedere De Gaulle come Dio sulla terra! Tutta la nostra cultura era folclore.
Hanno cancellato tutto quello che l'Africa è stata in queste migliaia di anni e hanno cercato d'imporre la cultura francese agli africani. Il che ha fatto sì che l'africano di oggi è uno che ha un piede nella cultura francese e un piede nella cultura africana, che non capisce nemmeno più bene. È un uomo perso, senza base! Questo è l'africano attuale. Chiedete a un ragazzo africano la storia dell'Africa, dall'antico Egitto fino a oggi, non sa nulla! Sa più la storia francese che la storia africana. Perché la storia africana è stata cancellata di proposito dalla storia. [...] .
Il loro piano è di fare entrare, svuotare l'Africa della forza viva, farla entrare in Europa... Guardate questi ragazzi, sono tutti giovani, tra i 15 e i 25 anni, tutti! Ragazzi forti, molto manipolabili. Questa è una bomba umana! Qui succede un conflitto di civiltà. Questa è la situazione africana. E io lancio un appello alla popolazione italiana: dovete capire quello che sta succedendo in Africa. È in corso uno spopolamento dell'Africa e un'invasione dell'Occidente, che fa parte di un piano di distruzione della cultura occidentale... ci vogliono rendere tutti dei codici a barre: consumatori e basta!”
Le riflessioni di questo attivista africano forse ci aiutano a comprendere meglio il monito di Gesù sul rispetto della dignità umana:Le riflessioni di questo attivista africano forse ci aiutano a comprendere meglio il monito di Gesù sul rispetto della dignità umana: “Ci trattano come scimmie!” dice Konare, “rimandateli nudi e scalzi, lasciateli nelle loro prigioni ma non portateli via dalle loro terre, dai loro cibi e dalle loro tradizioni... Restituitegli la loro dignità!” dice Gesù.
Questo “insegnamento natalizio” di Gesù è chiaro, sta a noi, ora, correggere il nostro distorto modo di ragionare e di relazionarci con le persone delle altre culture e tradizioni. Solo se lo faremo, in coscienza potremo dire che questo Natale è stato veramente un “santo Natale” anche per ognuno di noi.Questo “insegnamento natalizio” di Gesù è chiaro, sta a noi, ora, correggere il nostro distorto modo di ragionare e di relazionarci con le persone delle altre culture e tradizioni. Solo se lo faremo, in coscienza potremo dire che questo Natale è stato veramente un “santo Natale” anche per ognuno di noi.
Buon Natale a tutti!
p. Associazione Sposa di Sion
il presidente
Angelo Ansalone