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Giugno 2017

NELLA BOTTEGA DEL VASAIO - Messaggio per la parrocchia San Maurizio di Erba

12 aprile 2013

Cari figli,
vengo a voi in veste di Sposa e vi porto la benedizione di Gesù.
L’umanità rischia di essere risucchiata nel vortice di Satana e un manto di fitte tenebre sta per avvolgere il mondo ma io vi porto una speranza per il futuro: alzate le vostre teste e guardate Gesù che torna vittorioso per portare l’umanità al compimento del suo piano di salvezza.
Ora vi chiedo: convertite il vostro cuore e dimostratelo con la vostra vita. Lasciate che le mani di Gesù plasmino il vostro cuore; egli, come un vasaio, sa trasformare la terra in un essere nuovo e sa donarvi un cuore pieno d’amore.

[Giulio: mentre diceva queste cose, Maria mi ha mostrato l’immagine di un cuore appassito e di due mani maschili, indicate come le mani di suo Figlio, che rimodellavano questo cuore ridandogli nuova forma, sangue e vitalità. Questo per farmi capire cosa intende dire con l’invito a convertirsi: lasciarsi rimodellare da Cristo]

“Alzati e scendi nella bottega del vasaio;
là ti farò udire la mia parola”

Alla vostra parrocchia chiedo di:

  • riprendere a sperare nella venuta di Gesù e nel compimento finale del suo regno;
  • studiare più a fondo la Parola di Dio;
  • avvicinarvi al Corpo e al Sangue di mio Figlio con più fede nella sua reale presenza;
  • stabilire una veglia annuale per tenere accesa l’attesa della venuta di mio Figlio.

Vi dò la mia benedizione per ogni vostra famiglia.

 


 

Cari amici,
questo messaggio fu trasmesso nel contesto della veglia di preghiera avvenuta nella parrocchia San Maurizio di Erba (Como) nell’aprile 2013.
La Santa Vergine apparve a Giulio verso mezzanotte nel piccolo locale adiacente la sacrestia dove il parroco, don Bruno, benedice gli ammalati. La chiesa era gremita di persone riunite in preghiera sin dalle 19.30.
Il messaggio contiene vari spunti di riflessione, tra i quali:

  • un forte richiamo alla dimensione escatologica (cioè al compimento finale) della fede cristiana, con l’invito ad “alzare la testa” e guardare Gesù che “torna vittorioso per portare l’umanità al compimento del suo piano di salvezza”. Una veglia annuale aiuterà la comunità a tenere viva questa attesa.
  • Uno sviluppo in senso cristologico della visione di Geremia nella bottega del vasaio (Ger 18,1ss), con l’immagine delle mani di Gesù che riplasmano i cuori appassiti di tanti credenti.
  • Una bellissima definizione del concetto di “conversione” dal punto di vista cristiano: lasciarsi “rimodellare il cuore” da Cristo. Questa immagine richiama le parole del profeta Ezechiele: “Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne” (Ez 36,26).
  • Infine, come nel precedente messaggio alla comunità di Taormina, Maria richiama l’importanza di riprendere a sperare nel compimento del regno di Cristo, studiare a fondo la Parola di Dio e partecipare ai sacramenti con più fede nella “presenza reale” di Cristo.

Questa prima settimana dei “QUARANTA GIORNI PER LA PACE” si sta rivelando straordinariamente ricca di avvenimenti e intensa di emozioni, come testimoniato dai resoconti che ogni giorno inviate.
Le numerose iniziative in programma – momenti di preghiera con gli ammalati e le famiglie, messe per la pace nelle parrocchie, veglie di preghiera nei santuari, Tenda della pace nelle piazze, viaggi missionari,... – diffondono nei cuori dei partecipanti grande gioia, pace, forza e amore, segnali inconfondibili e certi dell’azione dello Spirito Santo che accompagna tutte queste iniziative. Segno che Dio sta benedicendo questa “maratona di preghiera” fortemente voluta dalla Vergine santa per la pace in Medio Oriente e nel mondo intero.
Anche la risposta dei tanti religiosi, sacerdoti e parroci incontrati in questi giorni è di grande accoglienza e disponibilità.
Ora attendiamo anche le prime risposte dalle rappresentanze di ebrei e musulmani contattati. Come più volte affermato da papa Francesco, in tutte le comunità religiose si trovano uomini e donne amanti della pace e frange di fondamentalisti più o meno violenti. La tentazione di imporre agli altri - con l’obbligo della legge o la minaccia delle armi - la propria visione delle cose è sempre in agguato in tutte le comunità e tradizioni. Maria, invece, ci invia come “messaggeri di pace” miti e nonviolenti, fiduciosi nell’azione dello Spirito Santo che ci precede toccando i cuori più induriti. Come dice la bella preghiera di Consacrazione del Medio Oriente che ogni giorno recitiamo: “Dio è amore che penetra nelle cose più impossibili, riempie e scioglie le rocce più dure e trasforma i cuori più induriti in cuori capaci di amare”.
Il “Rosario della pace” che abbiamo coniato per questi quaranta giorni di preghiera ci ricorda che la pace autentica è come un piccolo seme che accolto in un cuore buono produce frutto dapprima a livello personale, poi familiare e comunitario, infine nella grande chiesa e nel rapporto tra le nazioni. Imploriamo questo prezioso dono della pace interiore per tutti i sostenitori di questa iniziativa voluta dalla Vergine Sposa della Famiglia.

Un caro saluto a tutti!

p. Associazione Sposa di Sion
il presidente
Angelo Ansalone