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Dicembre 2016

RICOMINCIANDO DA GERUSALEMME

Messaggio del 24 Gennaio 2010

Cari amici,
ci vogliamo preparare alle imminenti solennità natalizie, riflettendo su quanto accadde a Gerusalemme sette anni fa, in occasione dell’apparizione di Maria e di Gesù a Giulio nella Basilica del Santo Sepolcro.
E’ un’apparizione che segna uno spartiacque nella storia di queste rivelazioni, in quanto ne concluse il primo periodo durato circa quattro anni e mezzo.
Dal Luglio 2005 al Gennaio 2010, la Santa Vergine è apparsa a Giulio per ben 32 volte, trasmettendo altrettanti messaggi sui temi più scottanti della vita della Chiesa e della società del nostro tempo.
Tra questi, l’attuale crisi della famiglia e del sacerdozio ordinato, e, soprattutto, il forte monito a non sottovalutare i rischi dell’attuale situazione mediorientale con la possibilità che i germi di odio e di violenza, a lungo incubati in quella terra, si propaghino alle altre nazioni – come conferma l’attuale ondata terroristica nelle città europee – finendo per innescare un vortice di violenza incontrollabile, sfociante in un nuovo conflitto mondiale.
Ma Dio non vuole questo! E’ la risposta decisa e inequivocabile di Maria a quanti rischiano di fraintendere il senso del cosiddetto “castigo di Dio”,preannunciato spesso in queste rivelazioni, quasi fosse espressione di una volontà punitiva da parte di Dio. In realtà il proposito di Dio è sempre lo stesso: “vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità” (1Tm 2,4); siamo noi uomini che puntualmente raccogliamo il frutto marcio di quanto, in maniera insensata, abbiamo seminato! Tanto più che già da tempo, Dio, ha indicato il mezzo per evitare questo cosiddetto “castigo”: la famosa “Consacrazione dei figli di Abramo e delle terre e nazioni mediorientali”.


L’APPARIZIONE DI MARIA E DI GESU’

Gli avvenimenti di quello storico viaggio a Gerusalemme (descritti anche nella bella testimonianza di Ivana Barlassina nel libro Vidi scendere la Sposa) sono i seguenti: la Santa Vergine apparve dapprima verso le ore 11.00 di Sabato 23 Gennaio 2010, sulla sommità del Muro del pianto: in piedi, in bianche vesti (non quelle di sposa) e col capo coperto da un velo, mentre Giulio e altri sette membri dell'Associazione stavano recitando, vicino al Muro, l'Atto di affidamento del Medioriente.
Maria manteneva un atteggiamento molto discreto, sembrava quasi preoccupata di non disturbare la preghiera dei fedeli ebrei riuniti in quel luogo sacro.
In quel momento disse soltanto di tornare all'alba del giorno successivo nella Basilica del Santo Sepolcro e che lì si sarebbe manifestata.
E così avvenne: Domenica mattina presto, apparve in quell’angusto locale dove, secondo la tradizione, fu tenuto prigioniero Gesù in attesa della crocifissione. Si manifestò in veste di Sposa, a circa un metro da terra.
Fu in quel momento che comunicò a Giulio il messaggio che segue, per poi, come preannunciato nell’apparizione di Ryiad, farsi da parte alla presenza di Gesù che, senza proferire parola, si chinò verso Giulio, che era inginocchiato col capo coperto da una sciarpa, per dargli un leggero abbraccio. Altre volte Giulio aveva assistito ad un’apparizione di Gesù, ma sempre a distanza. Questa volta, come promesso da Maria a Ryiad, per la prima volta, vi fu l’esperienza di un “contatto fisico”; esperienza breve ma molto intensa dal punto di vista spirituale. Infatti, in questo abbraccio Giulio percepì nettamente sia il contatto delle mani che il pungere della barba di Gesù, e, spiritualmente, sperimentò una sorta di “apertura della mente”, insieme ad alcune sensazioni molto forti, tra cui la profondità dell’amore di Gesù per la sua Chiesa.
In quest'apparizione Gesù era vestito con una tunica lunga di color nocciola chiaro, senza cintura, i piedi erano scalzi, gli occhi, la barba e i capelli erano di colore nero, olivastra la pelle del viso. Il tutto è durato circa una decina di minuti. Io stavo fuori vigilando che nessuno cercasse di entrare nel locale in cui stava avvenendo l’apparizione. Quando Giulio venne fuori sembrava aver preso una scarica elettrica ad alta tensione! Una condizione sensoriale e mentale difficile da descrivere: più che di “sobria ebbrezza dello Spirito”, sembrava una vera e propria “sbornia spirituale” che durò fino alla sera di quello stesso giorno.

 


 


IL MESSAGGIO DI MARIA

Va dai preti e dì loro: "Cari fedeli amici in Cristo, io sono la Sposa della famiglia e sono venuta in questo luogo [Gerusalemme, Basilica del Santo Sepolcro] ove mio Figlio ha sconfitto la morte e dove, tramite lo scorrere del suo sangue, risanerà l'umanità da Dio amata e da Lui salvata. Ora vi chiedo: consacrate queste Terre al mio Cuore, solo così potete affrettare il trionfo di Gesù Re dei re e avvicinare l'adempimento dell'antica promessa rivolta ai figli di Abramo ma estesa a tutta l'umanità.
Se ciò non dovesse avvenire un grande castigo colpirà il mondo, a partire proprio da questa terra il cui suolo è stato imbevuto del Sangue di mio Figlio. Il suo Sangue palpita d'amore verso questi popoli, ma Satana lo vuole impedire. Solo offrendo a Dio queste terre è possibile capovolgere l'attuale situazione e solo così si potranno evitare queste sofferenze alla Chiesa di mio Figlio: divisioni al suo interno e persecuzioni dall'esterno.
Io sarò in mezzo alla Sposa di mio Figlio perché sono parte di essa e mi manifesterò sempre di più anche in altri angoli del mondo affinché voi crediate che io sono parte del progetto di Dio e non un'intrusa, come già vi dissi in passato.
Dall'intera umanità, già sofferente, salirà fuoco al cielo, fuoco che presto tingerà ogni cosa di rosso e fiumi di sangue scorreranno ... Ma Dio non vuole questo!

[Nella visione mostrata dalla Vergine a Giulio si vedono popoli che combattono tra loro in una guerra di proporzioni mondiali e in cui le nazioni europee vengono colpite in maniera particolarmente pesante.
L'espressione “Ma Dio non vuole questo!” chiarisce che questo “castigo” non manifesta l'autentico volere di Dio, ma è piuttosto la conseguenza del tragico allontanamento dell'umanità da Lui.]

Solo la preghiera, il digiuno, il nutrirsi del Corpo e del Sangue di mio Figlio e una vita vissuta con santità potranno evitare il peggio.
Prendete sul serio ciò che è scritto nella Rivelazione, rendetela viva nella vostra vita, vivete una vita immacolata come è stata la mia e solo allora Dio potrà chiudere la bocca al suo grande Avversario e si potrà contemplare in tutta la sua purezza la Sposa di mio Figlio, la sua Chiesa.
Vi porto la benedizione di mio Figlio."

 


 

Anche in quest’ultimo messaggio, significativamente rivelato proprio nella Città Santa di Gerusalemme, capitale spirituale per ebrei, cristiani e musulmani, Maria ha insistito sull’importanza della Consacrazione dei popoli e delle Terre mediorientali per il bene della Chiesa e dell’umanità in pericolo.
Per la Santa Vergine con questo Atto di Consacrazione è possibile:

  • allontanare la devastazione di un nuovo Olocausto di portata mondiale;
  • evitare divisioni all’interno della Chiesa;
  • evitare nuove persecuzioni verso la Chiesa dall'esterno;
  • avvicinare l'adempimento dell'antica promessa rivolta ai figli di Abramo ma estesa a tutta l'umanità;
  • affrettare il trionfo di Gesù Re dei re.

I cristiani mediorientali e le altre minoranze perseguitate di quella regione, sanno meglio di noi occidentali valutare il significato di questi cinque punti. Lo ha chiaramente dimostrato il sostegno deciso dato dalle autorità del Patriarcato latino di Gerusalemme alle iniziative di preghiera per la pace in Medioriente volute da Maria nei mesi di Aprile e di Luglio.
Potremmo porci la domanda: ma perchè, a fronte del fallimento di tante iniziative fondate sulla forza delle armi o sui negoziati governativi, una iniziativa così semplice e puramente spirituale come la Consacrazione del Medioriente richiesta dalla Vergine, potrebbe avere tanto successo?
La risposta è semplicissima: perché è voluta direttamente da Dio!
Il quale anche in quest’epoca rinnova la sfida lanciata per mezzo del profeta Malachia:

“Portate le decime intere nel tesoro del tempio, perchè ci sia cibo nella mia casa; poi mettetemi pure alla prova in questo – dice il Signore degli eserciti – se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi sovrabbondanti benedizioni!” (Ml 3,7.10)

Se per un problema, tutto sommato, limitato, come quello delle decime e delle primizie per il tempio di Gerusalemme, Dio invitò a “metterlo alla prova” per dimostrare che era in grado di adempiere quanto promesso, non varrebbe tanto più la pena di “metterlo alla prova” oggi, attuando la famosa “Consacrazione del Medioriente” a fronte dei gravissimi problemi connessi alla situazione di quelle terre e del mondo intero?

Per concludere: mentre proseguono le iniziative missionarie per far conoscere queste rivelazioni anche all’estero (vedi il gruppo dei giovani in Croazia e Slovenia; la famiglia Miele in Spagna; Giulio e Davide in Grecia dove, tra l’altro, hanno incontrato anche il nuovo arcivescovo di Atene Mons. Sevastianos Rossolatos) in questo periodo natalizio siamo tutti invitati a ravvivare il nostro impegno di preghiera e di conversione, affinché si possa giungere presto all’adempimento del proposito di Maria che con forza rinnova alla Chiesa la richiesta di Consacrare le terre e i popoli del Medioriente al suo Cuore Immacolato, che altri non è che il Cristo Signore, unico salvatore del mondo.

A voi tutti e alle vostre famiglie l’augurio per un Santo Natale in attesa del Signore che viene.

Lo Spirito e la Sposa dicono: “Vieni!” Chi ascolta ripeta: “Vieni”.
Vieni Signore Gesù! Amen. Alleluia!

Un caro saluto a tutti!

p. Associazione Sposa di Sion
il presidente
Angelo Ansalone