Maggio
Lettera di maggio Saronno, 14.05.2014
Cari figli devoti in Cristo,
colui che presto verrà e porterà la pace sull’intero universo: Egli vi benedice col suo sangue prezioso.
Io sono la Sposa della Famiglia, colei che in questa Nazione, voi venerate come “Vergine del Carmelo” ma, ora, io voglio essere venerata come “Sposa del Libano” e vi chiedo: consacratemi le terre e i popoli discendenti da Abramo.
Trasmettete questa mia richiesta ai responsabili delle varie comunità cristiane.
Ancora un poco e la vostra terra ritroverà il suo antico splendore sotto Colui che ama l’intera sua creazione.
I frutti da Lui posti nel mio grembo devono maturare*. Io e voi pregheremo affinché ciò avvenga, e lotteremo, non con armi create dal Demonio, ma con l’arma che usa Dio: l’Amore.
Ancora un poco di tormento e la vostra terra, benedetta da Dio, vedrà la grande benedizione che, tramite mio Figlio, riceverà, non solo la vostra terra ma l’intero universo.
La pace di mio Figlio scenda su di voi.
(Messaggio per la Nazione libanese - aprile 2014)
(*In questa apparizione Maria si è manifestata con un cesto sul grembo contenente tre frutti verdi e ancora acerbi, che, mi ha spiegato, rappresentano le tre comunità religiose primogenite del patriarca Abramo: ebrei, cristiani e musulmani.)
Cari amici, che da molto tempo seguite il cammino dell’Associazione Sposa di Sion, le apparizione della Vergine riempiono il cuore di gioia e di speranza. Il messaggio che introduce questa lettera, ricevuto in Libano lo scorso mese di aprile, fa chiaramente capire come Maria porti avanti e tenga viva la speranza di vedere realizzata la benedizione di tutte le famiglie e nazioni della terra tramite il sangue di Gesù, il Seme promesso ad Abramo, nostro padre nella fede. Ormai siamo vicini alla veglia di preghiera che si terrà a Gerusalemme a fine maggio. Molti di noi verranno per sostenere questo avvenimento; quelli che rimarranno a casa ci accompagneranno con la preghiera affinché tutto si svolga a gloria di Dio. Ma la cosa più importante alla fine rimane lo sforzo di imitare Gesù in ogni aspetto della nostra vita, sia pubblica che privata, il che comporta la disponibilità a cambiare il nostro modo di ragionare per renderlo simile a quello di Cristo. Basta pensare quanto sia dannoso il giudicare gli altri e quanto danno faccia intorno a noi e, soprattutto, nella nostra famiglia. Mentre quanto bene possiamo espandere intorno a noi con sentimenti di amore, perdono comprensione ecc.. allora diventano per noi più comprensibili le parole di Gesù: “voi siete la luce del mondo”. Tutta la nostra fede acquista quella coerenza che dovremmo avere soprattutto quando ci accostiamo ai Sacramenti, espressione di questo nostro sforzo di essere in piena armonia col pensiero di Gesù. Allora tutto diventa pieno di significato: la sofferenza diventa una croce preziosa, la gioia un dono grande da diffondere tra il prossimo, i nostri averi materiali un’occasione di altruismo, quindi ogni cosa che abbiamo e ogni essere che incontriamo lo guardiamo con occhi diversi: quelli di Gesù. E’ così che anche nelle giornate colpite dalla tempesta vediamo la luce (Io sono la luce del mondo), nei momenti di grande dolore abbiamo un sostegno solido (la croce di Cristo), nella più nera solitudine ci ricordiamo delle sue parole (Io sono con voi tutti i giorni) e pure di fronte alla perdita di una persona cara le parole di Gesù: Io sono la resurrezione e la vita, ci danno la speranza che nulla è perduto ma solo rimandato. Per tutto questo non vale la pena dedicare tutto noi stessi? Non vale la pena liberarsi dai tanti pesi inutili che ci impediscono di correre verso di Lui, il nostro amato maestro, rispondendo “abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito” all’invito di Gesù di mettere Lui e il suo Regno al primo posto? Per il prossimo mese di giugno è in programma una “tre giorni” di adorazione eucaristica per pregare per le famiglie, i figli e le persone in difficoltà. Vi faremo sapere a breve esattamente dove e quando. Ciao a tutti. Giulio Ancona |