Dicembre
Associazione Sposa di Sion Lettera di dicembre 2015
LE SOFFERENZE DELLA SPOSA
Messaggio per l’Associazione Sposa di Sion
15/16 giugno 2007
Cari figli,
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una grazia immensa stare in adorazione di Gesù presente nel Pane eucaristico; esso è l’unico pane che racchiude in sé tutti i misteri della redenzione del mondo.
In questo periodo, e nel prossimo futuro, la Chiesa sarà sottoposta a tempi di grande prova; sarà provata ma anche purificata dal sangue di tanti suoi figli. Non spaventatevi: non possono far tacere le verità rivelate, non possono far chiudere gli occhi nel vedere e condannare tante false verità.
Io sono Sposa e Madre della Chiesa e in me sono impressi gli oltraggi che ha ricevuto e dovrà ricevere la Sposa terrena di Cristo.
Insieme combatteremo per far sì che Satana non annienti quella Chiesa che
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dispensatrice di vita.
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Questo messaggio fu ricevuto da Giulio durante la veglia di adorazione svoltasi nella Chiesa San Michele Arcangelo di Rho nel giugno 2007, per chiedere alla Vergine luce per comprendere il senso dello strano fenomeno in atto da alcune settimane. Su alcune foto della statua della Madonna di Fatima, venerata nella cappella di Mazzo, si erano formati grossi lividi rossi, tipici negli eventi traumatici, come se quel volto fosse stato preso a pugni. Un amico medico confermò che si trattava di ematomi e contusioni all’altezza dell’occhio destro. Il primo che se ne accorse fu Fabrizio Lombardi osservando la foto che aveva incorniciato e posto nel cimitero accanto alla lapide di sua madre.
Meravigliati e perplessi ci chiedevamo il significato di tutto ciò: forse stavamo sbagliando qualcosa nel cammino dell’Associazione? Finalmente, nel corso di quella notte di veglia, ecco la spiegazione:
“Io sono Sposa e Madre della Chiesa e in me sono impressi gli oltraggi che ha ricevuto e dovrà ricevere la Sposa terrena di Cristo … In questo periodo, e nel prossimo futuro, la Chiesa sarà sottoposta a tempi di grande prova; sarà provata ma anche purificata dal sangue di tanti suoi figli.”
Non si trattava dunque di un segno per l’Associazione Sposa di Sion ma indirizzato a tutta la Chiesa. Maria è l’icona, l’immagine più appropriata, il modello più alto della Sposa di Cristo, la personificazione della comunità dell’Agnello e dell’assemblea dei santi redenti dal suo sangue, perciò “in Lei
sono impressi gli oltraggi che ha ricevuto e dovrà ricevere la Sposa terrena di Cristo”.
Questa situazione di persecuzione non è voluta da Dio ma dal suo Avversario. Infatti la Vergine conclude questo messaggio dicendo “insieme combatteremo per far sì che Satana non annienti quella Chiesa che è dispensatrice di vita.”
La stessa idea venne in seguito ripresa nel messaggio del 24 gennaio 2010 nella basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme:
“solo così (cioè con la Consacrazione del Medioriente) si potranno evitare queste sofferenze alla Chiesa di mio Figlio: divisioni al suo interno e persecuzioni dall’esterno … Dall’intera umanità, già sofferente salirà fuoco al cielo, fuoco che presto tingerà ogni cosa di rosso e fiumi di sangue scorreranno … Ma Dio non vuole questo!”
La Santa Vergine riprese questo argomento in occasione dell’aggravarsi della crisi mediorientale nell’estate 2013, con le seguenti parole:
“Il fallimento dei suoi propositi, porta il demonio a volere la distruzione dell’umanità e, come già vi dissi in passato, quando il cielo si tingerà di rosso un grande castigo colpirà il mondo. Tutto ciò si può evitare se consacrate al mio Cuore le terre dei figli di Abramo, ma voi continuate ad ignorare tutto questo, nonostante che le condizioni cui è giunta l’umanità siano state predette dalle Sacre Scritture.
Ora, nel nome di mio Figlio, vi chiedo:
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consacrate le terre dei figli di Abramo al mio Cuore Immacolato
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fate conoscere quanto vi ho detto al mondo intero
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pregate e fate digiuno
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nelle vostre chiese, nelle vostre moschee e sinagoghe, nelle vostre famiglie e nelle vostre case, implorate il Dio Creatore che fermi
l’esercito guidato dal demonio e allora Cristo sarà vittorioso.”
In occasione dell’apparizione presso la Parrocchia San Giovanni Battista di
Garbagnate Milanese, il 27 settembre 2014, aggiunse:
“Vi chiedo: consacrate le terre dei figli di Abramo al mio Cuore, solo così si può evitare che il piano diabolico porti tanta sofferenza alla Chiesa di Gesù e a tutta l’umanità.
Consacrate le terre dei figli di Abramo e le ferite dell'umanità saranno fasciate e un'éra di pace arriverà, altrimenti tutto sarà influenzato dal piano di Satana di distruggere l'umanità.
Io sono una piena espressione della Chiesa terrena e celeste e consacrare queste terre al mio Cuore significa consacrarle al Cuore della Chiesa, cioè a Cristo, il Seme promesso, che ha salvato l'umanità col suo sacrificio, affinché i benefici spirituali di tale sacrificio possano giungere a tutti.
Con questa Consacrazione, date valore alla Promessa fatta ad Abramo, dimostrate che credete in quella Promessa e ne attendete il compimento.
Per mezzo di essa le terre e le nazioni eredi della Promessa, vengono sottratte al potere delle Tenebre che si estende su tutta la terra e diventano proprietà spirituale di Dio.
La strada per giungere a questa Consacrazione sarà difficile e piena di ostacoli. Ma se non verrà fatta le orde del demonio si scateneranno sempre di più sulla Chiesa di Gesù causando, come vi dissi in passato, persecuzioni e divisioni e l'Europa sarà invasa da tanta sofferenza. Ma io non voglio che ciò accada!”
In queste rivelazioni, sottomesse fin dall’inizio al giudizio dell’autorità della Chiesa, non si può parlare di “catastrofismo”, e nemmeno di “fatalismo”. Non è per nulla fatale che tutto ciò accada, né le divisioni interne alla Chiesa, né le persecuzioni dall’esterno e nemmeno il rischio di una nuova guerra mondiale.
In ogni messaggio Maria ripete che “tutto ciò si può evitare” se ognuno di noi, nel ruolo che gli compete, piccolo o grande che sia, smette di fare come gli uomini e le donne della generazione di Noè, che continuarono ad ignorare il pericolo imminente finché fu troppo tardi, e si assume le proprie responsabilità (cf Mt 24,37 ss). Per noi cristiani dei paesi occidentali è ancora possibile, anche se non per molto, far finta di niente, ma già i primi attentati terroristici delle scorse settimane in Francia hanno fatto chiaramente capire che in Europa non è più possibile rimanere al sicuro e guardare da lontano le stragi che si susseguono nelle altre zone del mondo … magari facendoci pure buoni affari con armi e petrolio. Per i cristiani mediorientali (come anche per i musulmani che non condividono l’ideologia della morte imposta dai gruppi estremisti) ormai da anni non è più possibile far finta di niente a causa dell’odio e delle persecuzioni di cui sono vittime, spesso nell’indifferenza generale. Con questa indifferenza, secondo l’espressione di Maria, “noi calpestiamo il sangue di tanti martiri così prezioso agli occhi di Dio!”
Alcuni obiettano che “se Dio vuole, può intervenire benissimo con o senza un Atto di Consacrazione del Medioriente!” In questo modo dimostrano di non aver capito nulla né del significato profondo della Consacrazione e nemmeno del modo di operare di Dio nella storia umana che sembra proseguire in tutt’altra direzione da quella del Regno di Dio annunciato da Gesù.
Dio non può intervenire perché l’uomo avendo scelto la sua indipendenza fin dalle origini ha deciso di fare a meno di Dio preferendo servire altre divinità. Ecco perché, se non ci assumiamo le nostre responsabilità, facendo la nostra
parte, dal Cielo non accadrà alcun intervento miracoloso per impedire lo scoppio di una nuova guerra mondiale. Sforziamoci invece di comprendere il ruolo di Maria che, in questa situazione di grande rischio, cerca di aiutare la Chiesa e l’umanità a comprendere quali sono i passi giusti da fare.
In quest’epoca travagliata, in cui tutte le sicurezze umane si stanno sgretolando, ecco risuonare l’annuncio di Papa Francesco che apre la Porta Santa della misericordia. Ma non potrebbe essere che il passaggio attraverso questa Porta Santa, che è Cristo (Gv 10,7), in quest’epoca sia accompagnato da una figura femminile, terrena e celeste nello stesso tempo, venuta in veste di Sposa per guidare i discepoli di Gesù e l’intera umanità “rimasta nuovamente senza vino” alla gioia del banchetto messianico? Noi crediamo di si e, in attesa che la Chiesa di Milano si pronunci in merito, continuiamo, con grande gioia e fiducia, anche in questo tempo natalizio, a diffondere la bella notizia della Sposa della Famiglia manifestatasi in quest’epoca a Mazzo di Rho per esprimere il desiderio di tutta la Chiesa animata dallo Spirito: VIENI SIGNORE GESU’ !!
A tutti i membri dell’Associazione con le loro famiglie, agli amici, a quanti ci guardano con simpatia e a quelli che lo fanno con diffidenza e scetticismo, l’augurio di un Natale veramente santo, con Maria, in attesa dello Sposo.
Angelo Ansalone
Lainate, 18 dicembre 2015