Un segno in parrocchia
Messaggio per la parrocchia di Mazzo - 21 luglio 2005
Cari figli,
io sono la Sposa della Famiglia e ho un ulteriore messaggio da comunicarvi. Sono passata in mezzo a voi per lasciarvi un'impronta di mio Figlio e voglio farvi dono di una grande benedizione: voglio distribuire le mie grazie nelle vostre famiglie, soprattutto nelle famiglie divise dallo spirito di divisione. Le mie grazie sono già all'opera e molte famiglie riceveranno fin da ora grandi benedizioni. Voglio salvare l'unità delle famiglie, dovete però pregare e recitare ogni giorno il santo Rosario. Parlate di mio Figlio nelle vostre famiglie e date spazio all'adorazione dell'Eucaristia: solo il pane che viene da Dio salverà e sfamerà l'umanità. Voglio che in questo luogo [chiesa] continui l'opera di guarigione e di ricucitura delle famiglie. Io vi chiedo di porre nella vostra chiesa una mia immagine [statua] simile a quella passata tra voi. Mi basta un piccolo angolo e vi prometto che tutti quelli che verranno a me con grande fede, riceveranno grazie, soprattutto inerenti all'unità della famiglia. Tutti riceveranno queste benedizioni; Dio ama tutti, compreso chi è vittima di un mondo dominato da Satana. Passate davanti a me e consacratevi al mio Cuore Immacolato.
Una settimana dopo l’inizio delle apparizioni di Mazzo, Maria si manifestò nuovamente a Giulio nella chiesa Maria Ausiliatrice, tra l'altare della navata centrale e il tabernacolo, sempre nelle vesti con cui apparve a Fatima, promettendo copiose benedizioni, soprattutto inerenti all'unità delle famiglie, se la parrocchia si fosse mostrata disponibile a porre in quella chiesa un'immagine simile a quella accolta a metà luglio.
La richiesta andò a buon fine, tanto più che i promotori della Settimana mariana di luglio avevano già programmato un pellegrinaggio a Fatima, per ringraziare la Santa Vergine e acquistare una statua da collocare nella cappella di Maria Ausiliatrice a ricordo di quell’avvenimento.
L’iniziativa di Maria è finalizzata a salvare l’unità delle famiglie e i mezzi indicati sono: la preghiera giornaliera del Rosario, la capacità di riprendere a parlare di Gesù Cristo nelle famiglie, la valorizzazione dell’Eucaristia. A tal fine la chiesa di Mazzo dovrebbe diventare un luogo di guarigione e di “ricucitura” delle famiglie lacerate dallo spirito di divisione. “Mi basta un piccolo angolo”: toccante l’umiltà della Madre di Dio in questa richiesta! Non chiede di ridiscendere in elicottero tra gli applausi della gente e delle autorità religiose e civili, ma che le venga assegnato un angolo, anzi “un angolino”, dove porre il segno del suo passaggio, della sua “visitazione” in questo luogo prescelto per portare avanti il progetto che Dio le ha affidato in quest’epoca per il bene della famiglia umana. È chiaro come, più che accogliere una statua, la grande sfida lanciata da Maria sia accogliere l’invito a collaborare con lei in questo grande progetto di Dio. Una cosa è certa: il proposito di Dio non può fallire e, con noi o senza di noi, Dio realizzerà il suo piano, di cui Maria è l’infaticabile annunciatrice.
“Arca dell’Alleanza”: è un titolo mariano molto significativo, come testimoniato dal santuario di Nostra Signora dell’Arca dell’Alleanza di Kiriath Jearim, a circa 13 Km a ovest di Gerusalemme