Darò pace alla vostra nazione
Messaggio per una famiglia della Repubblica Democratica del Congo - Festa dei santi Arcangeli, 29 settembre 2012
Cari figli,
lo Spirito di Dio vi guidi a ciò a cui Dio vi chiama. Io vi darò la mano e vi guiderò e proteggerò il vostro essere da ogni contaminazione che viene dal Nemico di Dio, ma dovete portare davanti a voi la croce di mio Figlio: essa aprirà la strada e darà nutrimento al vostro progetto d’amore. Vi chiedo di costruire una chiesa a me dedicata: io sono la Sposa della Famiglia e darò aiuto ad ogni famiglia che a me si rivolge.
Dovete dedicarla a me nel mese a me dedicato e allora tutto si colorerà d’amore e molte grazie scenderanno su quella nazione amata dal mio cuore. Ma pregate tanto: Satana non tollera tutto questo […]. Io vi benedico e benedirò la mia rappresentazione di Sposa che darà pace alla vostra nazione. Vi benedico, unita al mio amato Figlio.
Questo messaggio parla della chiamata di Dio rivolta a una famiglia originaria della Repubblica Democratica del Congo, da anni residente in Brianza, propensa a rientrare in patria per avviare la costruzione di una falegnameria per scopi umanitari.
Il messaggio della Vergine, in risposta alle loro preghiere, li esorta a trasformare questo progetto familiare in un’iniziativa di carattere missionario, a servizio del Vangelo di Cristo e delle sue rivelazioni come Sposa della Famiglia. Veniva richiesta anche la costruzione di una chiesetta da dedicare a Maria Sposa della Famiglia nella città di Bukavu. A tal fine, dopo una serie incredibile di difficoltà, riuscimmo a far giungere in Congo il quadro della Sposa, che gli amici congolesi avevano portato in processione il 2 ottobre 2012 per le vie di Rho.
Nell’autunno di quell’anno, la città di Bukavu, situata nel sud della regione mineraria del Kivu, rischiava di cadere nelle mani dei ribelli del Movimento 23 Marzo (M23), che avevano già occupato la città di Goma e stavano procedendo verso sud. Secondo le indicazioni della Vergine, l’esposizione della sua immagine di Sposa, unita alla preghiera, avrebbe fermato l’avanzata degli insorti.
Per capire il senso di quest’affermazione occorre ricordare quanto detto da Maria circa la sua volontà di “imprimere la sua presenza nel quadro della Sposa della Famiglia” (vd. il messaggio del 24 maggio 2008). Le cose andarono esattamente nella direzione preannunciata dalla Vergine, come testimoniato da Patricia (che in quelle settimane era a Bukavu) e dalle agenzie d’informazione, sulla situazione militare nell'est del Congo. Dopo una lunga serie di trattative inconcludenti e un’insurrezione che, in sette mesi di scontri, aveva provocato la fuga di cinquecentomila persone, nelle ore seguenti l’esposizione del quadro a Bukavu, i ribelli dell'M23 decisero di abbandonare le città occupate di Goma e di Sake e di interrompere l’avanzata verso sud, senza porre alcuna condizione per il loro ritiro.
Profughi in fuga nella regione del Kivu - autunno 2012