In occasione dell'aggravarsi della situazione mediorientale
Messaggio per la Chiesa universale - Saronno, 26 agosto 2013
Caro figlio,
Maria Madre dell’umanità e Madre premurosa della Chiesa di suo Figlio, chiede a te, uomo fedele alla mia chiamata e da me amato perché sempre presente alle mie richieste: converti il tuo cuore macchiato dal peccato e va’ incontro a Gesù che viene! Tutta l’umanità è ora avvolta in un manto di fitte tenebre, mentre Satana estende il suo regno ingannando, distogliendo e cercando di distruggere quello che mio Figlio ha compiuto: la redenzione dell’umanità. Il fallimento dei suoi propositi, porta il demonio a volere la distruzione dell’umanità e, come già vi dissi in passato, quando il cielo si tingerà di rosso, un grande castigo colpirà il mondo. Tutto ciò si può evitare se consacrate al mio cuore le terre dei figli di Abramo, ma voi continuate ad ignorare tutto questo, nonostante le condizioni cui è giunta l’umanità siano state predette dalle Sacre Scritture. Ora, nel nome di mio Figlio, vi chiedo:
- consacrate le terre dei figli di Abramo al mio Cuore Immacolato;
- fate conoscere quanto vi ho detto al mondo intero;
- pregate e fate digiuno;
- nelle vostre chiese, nelle vostre moschee e nelle vostre sinagoghe, nelle vostre famiglie e nelle vostre case, implorate il Dio Creatore che fermi l'esercito guidato dal demonio e allora Cristo sarà vittorioso.
Nel corso dei secoli, Satana ha preparato un esercito terreno e ultraterreno, opposto al regno di Dio annunciato da Gesù, capace di influire in senso negativo sull'umanità e sugli eventi della storia, ma le armi di mio Figlio sono espressione del sangue e dell’amore per ogni essere umano creato a immagine di Dio. Ora va’ dai preti e consegna loro questo messaggio. Ti benedico nel nome di mio Figlio Gesù.
LA SITUAZIONE IN SIRIA NELL'AGOSTO 2013
Il 15 marzo 2011, ad Aleppo e Damasco, le due più grandi città della Siria, migliaia di persone cominciarono a manifestare contro il governo del presidente Bashar al-Assad. In poche settimane le proteste si allargarono a tutta la Siria e, nel mese di maggio, Assad inviò l’esercito nelle strade. Verso la fine del 2011 cominciarono ad arrivare sempre più miliziani stranieri, per cui per la guerra in Siria si cominciò a parlare di una “guerra per procura” tra i paesi arabi sunniti e i paesi e i gruppi sciiti della regione (cioè Iran ed Hezbollah). Nei mesi di luglio e agosto 2013, le truppe governative avviarono un'offensiva verso i sobborghi orientali di Damasco. Il 21 agosto, nel quartiere di Ghuta, vennero utilizzate armi chimiche che colpirono sia militari governativi che ribelli e popolazione civile, provocando la reazione di numerosi paesi in sede ONU. Governo siriano e ribelli cominciarono ad accusarsi a vicenda per l’uso di queste armi. La situazione cominciò a precipitare dato che Stati Uniti e Unione Europea accusavano il governo di Bashar al-Assad dell’uso di queste armi, mentre Russia e Iran lo difendevano accusando i ribelli. Si stavano rapidamente creando le condizioni per un allargamento del conflitto siriano a livello internazionale. Infatti, mentre il presidente Obama preannunciava un’imminente operazione militare punitiva contro l’esercito siriano, l'Iran dichiarò che un attacco contro la Siria avrebbe causato un’immediato lancio di missili contro Israele. In pochi giorni la tensione internazionale salì alle stelle e, per diverse settimane, si temette lo scoppio di una nuova guerra mondiale.
L'INIZIATIVA DELLA VERGINE
Questa, a grandi linee, la situazione nell'agosto 2013, quando la Santa Vergine comunicò a Giulio il presente messaggio. In esso, Maria esprime grande preoccupazione e un severo rimprovero per la sottovalutazione della gravità della situazione in atto e per l’inerzia delle reazioni a livello spirituale, nonostante tutto ciò fosse stato preannunciato da anni. Le vere cause di questa crisi, secondo la Vergine, vanno ricercate nella capacità che le forze demoniache hanno di influire negativamente sull'umanità e sugli eventi della storia.
Il testo contiene, inoltre, un forte appello rivolto a cristiani, ebrei e musulmani a riunirsi in preghiera, nei rispettivi luoghi di culto, affinché Dio blocchi la pericolosa macchina da guerra messasi in moto:
“nelle vostre chiese, nelle vostre moschee e nelle vostre sinagoghe, nelle vostre famiglie e nelle vostre case, implorate il Dio Creatore che fermi l’esercito guidato dal demonio e allora Cristo sarà vittorioso”.
Anche la Santa Sede si oppose decisamente all'idea dell’intervento militare contro la Siria, e papa Francesco propose per il 7 settembre 2013 una giornata di digiuno e di preghiera per la pace insieme ai rappresentanti delle altre religioni.
Appello di papa Francesco per la pace in Siria
Il 14 settembre successivo venne raggiunto un accordo basato sulla proposta russa, grazie alla quale veniva escluso un intervento armato in cambio della distruzione dell’arsenale chimico siriano, e l’adesione del governo siriano alla “Convenzione sulle armi chimiche”. Il 27 settembre 2013 i quindici Stati membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU approvavano questa proposta votando all'unanimità la Risoluzione n. 2118. Per questa volta il disastro era stato evitato!