Testimone di Geova - Testimonianza
La testimonianza di Vittorio e William Graziosi - Jesi, 7 aprile 2011
Con Giulio dividiamo ricordi e colori.
Ci conoscemmo quando tra le verdi colline delle Marche raccoglieva erbe da esperto erborista e poi ne distillava le proprietà essenziali.
Lo ricordiamo condividere con noi le sue conoscenze con la sua voce calma e il tono basso come è solito parlare, e con quel sorriso sempre sul punto di fiorire sulle labbra, tipico atteggiamento di un animo buono. Parlava delle proprietà dei fiori e delle erbe con la meticolosità di chi vuol condividere una magia. Spiegava con cura, avendo a cuore che noi imparassimo bene: “perché vi potrà essere utile” diceva. Una delle migliori qualità di Giulio è infatti il suo disinteressato amore solidale per le persone, anche verso quelle appena conosciute come eravamo noi, in quei primi anni Ottanta. Poi i ricordi prendono il colore del fuoco, intorno al quale ci sedevamo nelle fredde serate d'inverno, parlando di argomenti spirituali e riflessioni che lo avevano motivato a scelte di sacrificio e che servivano a stimolare i nostri sensi più profondi e ci toccavano le anime. Allora era un pioniere speciale dei Testimoni di Geova.
Ci aveva insegnato in quelle circostanze a chiedere “Come stai oggi?” con la determinazione di volerlo sapere davvero, e di contribuire per quanto possibile, che quel giorno fosse positivo e piacevole per il nostro interlocutore. Era quanto più lontano si potesse immaginare dalla formalità e dalla superficialità.
Iniziammo ad apprezzare anche le sue domande retoriche e le parole sospese, in quelle frasi che avevano il senso di lasciarci liberi di scegliere ma solo dopo aver attentamente riflettuto.
Come potremmo non essergliene grati.
Il suo affetto profondo è un valore aggiunto sulle nostre vite, indimenticabili gesti di puro spirito cristiano che hanno reso la nostra stima nei suoi confronti di granito. Vi invitiamo a condividere la nostra stessa prospettiva, leggendo questo testo e avvicinandovi a Giulio come guardandolo con i nostri occhi, gli occhi di amici veri.
Vittorio e William Graziosi