Prefazione alla prima edizione
(di mons. Alessandro Perego)
Volentieri faccio seguito all'invito, rivoltomi dai responsabili dell'Associazione Sposa di Sion, di proporre qualche parola introduttiva al presente libro dal titolo Vidi scendere la Sposa. Le apparizioni e i messaggi di Maria Sposa della Famiglia.
Non ho potuto esimermi da questo compito anche per il lieto ricordo, che conservo ancora vivo nella mente, dell'umile e grande persona di don Pietro Fumagalli, per moltissimi anni parroco della parrocchia Santa Croce di Mazzo di Rho ed ideatore-progettatore-realizzatore della chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice, parimenti sita a Mazzo di Rho, luogo in cui, dal luglio 2005, hanno cominciato a prendere corpo i messaggi comunicati dalla Vergine Maria Sposa della Famiglia a beneficio della Chiesa e del mondo.
Nell'anno accademico 1979/80, come studente del secondo anno di teologia, essendo stato destinato per i fine settimana e durante l'estate a dare un aiuto all'oratorio della parrocchia di Mazzo, ho avuto la felice opportunità di conoscere ed apprezzare la figura umana e sacerdotale di don Pietro Fumagalli.
Mi ricordo che don Pietro ai tempi mi fece partecipe del suo desiderio e del suo progetto di voler costruire, all'interno dei confini della parrocchia, una chiesa dedicata alla Madonna.
Traspariva quotidianamente dal suo pensare ed agire la volontà di voler costruire un luogo particolare di raccolta del Popolo di Dio e da cui si potesse irradiare la capacità guaritrice della fede. Don Pietro non era estraneo al fatto della fede come realtà che guarisce. Infatti contribuì per gran parte della sua vita a guarire le persone con la sua testimonianza sacerdotale ed anche grazie alla sua attività di medico-erborista, attività che egli svolse con grande dedizione e la cui fama si sparse anche oltre i confini nazionali.
Dopo la mia breve esperienza nella parrocchia di Mazzo nel 1979/80 non ho più avuto occasione di vedere e parlare con don Pietro. La mia vita si è evoluta su binari imprevisti, che mi hanno portato a vivere l'esperienza di Chiesa in luoghi e nazioni diverse: in Germania, negli Stati Uniti, in Tanzania, in Italia (Roma).
Solo recentemente, ovvero circa un mese fa, grazie ad una serie di circostanze che si potrebbero definire “fortuite”, sono ritornato a Mazzo di Rho ed ho potuto vedere la realizzazione di ciò che è stato il sogno ed il progetto di vita di don Pietro: la chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice. In questa chiesa le aspettative di don Pietro si sono realizzate forse anche al di là di ciò che egli desiderava.
L'incontro con i responsabili della Associazione Sposa di Sion mi ha dato l'opportunità di accostarmi al fenomeno dei messaggi che la Vergine Maria, a partire dal luglio 2005, comunica, perlopiù proprio nella chiesa di Maria Ausiliatrice, alla Chiesa intera.
Ho subito letto i messaggi che vengono ora pubblicati in questo libro.
Di questi messaggi mi colpisce: la loro estrema semplicità e comprensibilità, l'aderenza alla realtà, il riferimento a realtà o situazioni delicate e/o urgenti che ci fanno riflettere e che stimolano da noi una risposta concreta, la sintonia con la tradizione biblica antico e neotestamentaria, l'aderenza alla teologia, alla tradizione ed al magistero della Chiesa, l'amore per il popolo di Israele e per la radice ebraica del cristianesimo, il loro cristocentrismo, l'amore per la Chiesa e per il papa, il desiderio e l'antidoto per ottenere una pace vera e duratura del mondo, l'urgenza di una coscientizzazione sulla realtà del Maligno che opera nel mondo e le modalità per operare una valida lotta contro il Maligno stesso, l'invito continuo e pressante ad un vero cambiamento di vita nel senso indicato dal Vangelo, l'attenzione e l'aiuto da offrire ai più emarginati nella società, l'invito a costruire comunità cristiane unanimi e modellate sull'esempio delle comunità del Nuovo Testamento.
I messaggi sono scevri da qualsiasi “spiritualismo” e si collocano nel cuore delle problematiche più urgenti della società contemporanea. A titolo di esempio vorrei solo menzionare il problema della disgregazione delle famiglie e di tutte le conseguenze, a dir poco nefaste, che tale disgregazione provoca.
Personalmente tocco questa problematica con mano tutti i giorni nella attività che svolgo a contatto con le procedure di nullità matrimoniale presso il Tribunale della Rota Romana. Proprio a motivo di tale problematica, mi fa gioire e mi consola il fatto che la Vergine Maria si riveli in questi messaggi come “la Sposa della Famiglia”, come colei che viene “in veste di collaboratrice” e che offre la chiave per risolvere tale tormentato problema a tutti coloro che lo desiderano: la chiave della conversione totale a Dio e del “sentire cum Ecclesia”, ovvero del mettersi in sintonia e in un atteggiamento di obbedienza alla Chiesa. La lettura dei messaggi della Vergine Sposa della Famiglia susciterà, certamente e subito, la domanda: “Ma dobbiamo credere veramente alle rivelazioni di questi messaggi?”.
Invito i lettori a non porsi subito questa domanda, ma, semmai fosse il caso, solo alla fine della lettura di tutto il libro. Penso infatti che la bellezza dei messaggi consista innanzitutto nella attualità e nella freschezza del loro contenuto. Personalmente sono convinto della verità delle rivelazioni della Vergine Sposa della Famiglia, in quanto riscontro in esse alcuni dei criteri di autenticità essenziali e necessari a tali rivelazioni: la sintonia con le Sacre Scritture e con il Magistero della Chiesa. La mia è però una convinzione puramente personale e che non vuole assolutamente arrogarsi la pretesa di anticipare il giusto e doveroso discernimento che l'autorità ecclesiastica competente dovrà operare, nel corso dei prossimi anni o decenni, al fine di poter dare il suo parere “vincolante” sulla realtà di ciò che la Chiesa considera come “rivelazioni private”.
Per ora constato con soddisfazione il fatto che l'esperienza dei messaggi della Vergine Sposa della Famiglia stia già dando segni evidenti di risposta positiva nella fede e nella vita concreta.
La Regola di vita che l'Associazione Sposa di Sion si è data, e secondo la quale si sforza di vivere, e l'attività che la stessa Associazione svolge a favore delle famiglie e delle persone più bisognose, sono, a mio parere, un sicuro punto di partenza, dal quale inizia a sprigionarsi quella forza che rende la vita di fede l'unica realtà per la quale valga la pena di vivere. L'albero si riconosce dai suoi frutti.
Auguro, a tutti coloro che prenderanno in mano questo libro, buona lettura ed uno spirito libero ed aperto a percepire “il nuovo” che Dio opera ancora oggi nella Sua Chiesa.
Roma, ottobre 2011
Mons. Alessandro Perego
Promotore di Giustizia presso il Tribunale Apostolico
della Rota Romana