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Il valore della castità

Messaggio per la parrocchia di Poggibonsi - 20 maggio 2006

Io sono la Sposa e Madre della Famiglia,
Satana tenta di demolire la volontà di reazione delle persone alla sua folle pazzia distruttrice: correte ai ripari, salvate le vostre famiglie!
Io sono venuta in mezzo a voi per aiutarvi a rinnovare quei mezzi atti a frenare e sconfiggere tutte le macchinazioni del demonio: nutritevi della santa Eucaristia, credete fermamente alla presenza di mio Figlio nel pane e nel vino e ritornate al sacramento della Riconciliazione con uno spirito nuovo, spirito di pentimento ma anche di rinascita attraverso una vera conversione del cuore.
Voi giovani date valore al grande dono di vivere nel rispetto reale e santo della vostra castità. Essa è un'espressione di Dio che Satana vuol fare apparire, come tutte le leggi di Dio, una restrizione.
Convertitevi e pregate. Tempi difficili attendono l'umanità. La recita del santo Rosario è un'arma potente e sicura perché possiate ottenere da mio Figlio Gesù quelle grazie di cui avete bisogno. Queste grazie vi sono elargite per mezzo di quei misteri che mio Figlio ha adempiuto. Consacratevi al mio Cuore Immacolato: consacrate le vostre famiglie, consacrate le famiglie in difficoltà; voi giovani consacrate il desiderio di vivere nella castità; voi sposi consacrate e rinnovate i vostri voti matrimoniali basati su fedeltà, rispetto e amore; consacrate le vostre parrocchie al mio Cuore Immacolato.
Venite in questo luogo il 2 di ogni mese, venite con fede e io sarò la vostra fonte, sanerò le vostre famiglie, sanerò voi giovani dalle incertezze. Pregate per il Santo Padre e per la Chiesa terrena di mio Figlio. Vi insegnerò il grande valore della preghiera e il suo potere risanante. Insegnate il santo Rosario a chi non ne conosce la grandezza di intercessione.
Testimoniate apertamente il valore del sacrificio di Gesù, non vi vergognate di farvi conoscere come seguaci di Cristo, vero Re e unico mezzo di redenzione.
Io sarò al vostro fianco e vi spingerò sempre più verso di lui, verrò nelle vostre case e porrò la croce di mio Figlio come mezzo di redenzione.
Là dove la santa Eucaristia sarà al centro della famiglia, e là dove il santo Rosario sarà recitato, starò sulla soglia delle vostre case e Satana non entrerà. Aprite, invece, le vostre case a tanti miei figli bisognosi. Donate al mondo il vostro amore, donate il vostro amore a tanti miei figli emarginati e dimenticati, date loro onore e dignità.
Pregate, pregate, pregate!

 


 

Questo messaggio fu comunicato da Maria a Giulio a seguito di una serie di incontri con alcune persone in condizioni di grande difficoltà e sofferenza per via di particolari aspetti della morale cristiana.
Vi si sottolinea l'importanza di consacrare a Dio tutto se stessi, il proprio corpo, la propria famiglia e comunità, evidenziando anche il grande valore della castità.
Tema controcorrente in quest'epoca in cui tutto viene consentito e giustificato, non solo nella società, ma spesso anche nella Chiesa, dove parlare del valore della castità è divenuto un po’ come parlare di fantascienza.
Significativo, a riguardo, il dialogo tra una giovane di origine libanese e una famosa cantante italiana, apparso sulla rubrica di una nota rivista. Il pezzo è intitolato:

Il mio difetto? Vergine fino al matrimonio.
Una giovane lettrice ha preso questa decisione e la sconta con i ragazzi

"Cara …,
dimmi che cosa ho di strano. Ho 16 anni, sono di origine libanese, a detta di tanti carina, intelligente, figlia di genitori istruiti e dalla mentalità aperta. L'unica cosa su cui hanno insistito è far capire a me e mia sorella che è nostro diritto divertirci, uscire, andare anche in discoteca (tutto con la testa sulle spalle, ovvio), ma anche ricordarci che alle spalle abbiamo una cultura cristiana. Così, adesso che sono più matura ho preso una decisione che, non so perché, sembra oscena, quasi una bestemmia. Voglio rimanere vergine fino al matrimonio.
Ecco. È una cosa così strana? È questo che impedisce ai ragazzi di avvicinarsi? In questo mondo in cui tutto diventa normale, diventa un qualcosa di praticamente peccaminoso prendere una decisione del genere. Ti prego, rispondimi, tu che sei così schietta e diretta, anche per posta privata, perché in testa ho una confusione enorme”.

Firmato M.

Emblematica la risposta della cantante:

“Queste sono decisioni che, secondo me, non è necessario rendere pubbliche. Non perché ci sia alcunché da nascondere, ma perché una cosa così privata va consumata con noi stessi.
E, in più, la riservatezza ti metterebbe al riparo da commenti sarcastici, cattivi o semplicemente divertiti.
Per quanto riguarda, invece, il nocciolo della tua scelta, ti devo palesare che non mi sento di dirti che sono d'accordo.
Non si va incontro a una vita a due senza indagare tutti i modi, le forme, i metodi, i procedimenti, le reazioni e le attitudini di chi hai intenzione di avere di fronte per tutta la vita.
Non puoi non prendere in considerazione il pericolo che tu, oltre che vergine al matrimonio, arrivi vergine anche al divorzio”.

Si può immaginare la confusione nella mente di questa ragazza dopo una simile risposta. Possiamo, però, domandarci: se al posto di scrivere alla cantante si fosse rivolta a un ministro della Chiesa, siamo sicuri che la risposta sarebbe stata molto diversa? Infatti: “Le suggerisco un anno di convivenza e poi, alla luce di questa esperienza, decida lei se quest’uomo è la persona giusta da sposare oppure no”.
Questo è il suggerimento dato, su una nota emittente cattolica, da un sacerdote a una giovane donna che chiedeva consiglio in materia di convivenza prematrimoniale. Certo, quest’indicazione non rispecchia l'insegnamento della Chiesa (cf. Catechismo della Chiesa Cattolica dal n. 2331 al n. 2400) che, alla luce delle Sacre Scritture, continua ad affermare il grande valore della sessualità umana e della castità prematrimoniale, ma è sintomatico dell’aria che, di questi tempi, si respira anche nella Chiesa in tema di sessualità.
E i genitori? Alla luce della loro esperienza di vita, sanno dare consigli saggi come i genitori della ragazza libanese? Incoraggiano i propri figli e figlie a scoprire il senso e il valore di “saper attendere” in vista della maturazione di un'autentica capacità di amare?
In realtà, statisticamente, il consiglio più diffuso è che imparino ad usare presto e bene il preservativo, perché devono pur divertirsi questi ragazzi finché sono giovani!
È un dato di fatto che raramente si sente parlare del significato e del valore della castità, del “linguaggio dell’amore” e di quello del corpo, cioè del senso profondo delle espressioni fisiche.
La realtà profonda dell’amore umano è incomparabilmente superiore al semplice “accoppiamento animale”. Indica intensità di sentimento e di relazione e, quando è maturo, consente un vero “incontro di materia e spirito”, cioè di corpi che si uniscono nel più intenso dei piaceri fisici e di anime che si aprono all'incontro col divino. Ciò avviene in virtù della “dimensione spirituale” della sessualità umana: “Energia interiore di natura divina”, diceva rabbi Menachem Mendel Schneerson.
Di fatto, già duemila anni fa, l'apostolo Paolo parlava della dimensione spirituale del corpo umano, “tempio dello Spirito Santo” (1Cor 6,19).
Lo faceva in sintonia con la visione biblica dell’uomo e della relazione uomo-donna. In questa visione l’intimità fisica è chiamata “conoscenza” perché, quando è vissuta nel sacro contesto del matrimonio, oltre a favorire una profonda intimità tra i coniugi, rappresenta anche un'autentica via di conoscenza e di elevazione in senso spirituale.
Con l’invito a riscoprire il valore della castità, la Sposa della Famiglia ci esorta a riscoprire il significato profondo di tutto ciò, ridando il giusto valore anche a quella forma di “investitura sponsale” che è il sacramento del matrimonio, con cui un uomo e una donna consacrano a Dio le loro vite e tutta la loro “storia d’amore”.