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Non rifate l'errore

Messaggio per la Chiesa - 3 settembre 2008

Giulio: Questo pomeriggio, alle ore 15.00, nella cappellina della chiesa Maria Ausiliatrice di Mazzo, durante la recita del Rosario, giunti al terzo mistero, la Santa Vergine si è presentata così come era apparsa la prima volta (nelle vesti di Fatima), e mi ha detto:

“Và dai preti e riferisci loro quanto io ti dico. Devi ricordare loro quanto io dissi la notte tra il 5 e il 6 aprile 2006: consacrate al mio Cuore Immacolato le nazioni eredi della Promessa di Abramo. Là dove sorgono i tre grandi fiumi, là dove si dividono e dove si riuniscono, non questa generazione, non nella prossima, ma a metà della terza generazione, saranno consacrate al mio Cuore Immacolato, ma tutto ciò accadrà dopo che tanti figli di Dio avranno versato il proprio sangue”.

Giulio: Maria, quindi, ha ribadito l’importanza di fare una Consacrazione pubblica di tali nazioni, e ha aggiunto:

“Non fate l’errore che fu fatto quando io mi manifestai a Fatima e chiesi la Consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato”.

Giulio: Nello stesso messaggio del 5 aprile 2006, ricordava quanto segue:

"Sull'umanità incombe un grande castigo che Dio porterà proprio per impedire a Satana di realizzare i suoi propositi. L’umanità deve riconoscere che senza Dio è morte sicura! Aiutate e convertite il cuore di tante persone, tale azione fermerà il braccio di Dio".

Giulio: La Consacrazione di queste popolazioni, secondo la Vergine, eviterebbe tali conseguenze. In seguito, Maria, ha citato un’altra parte del medesimo messaggio:

“Pregate, pregate, pregate per la pace nel mondo. [...] Se l’umanità resterà indifferente a tutti i mezzi che Dio sta dando per la salvezza del mondo, allora nulla si potrà fare e il braccio di Dio colpirà pesantemente: quando il cielo si tingerà di rosso e ogni cosa sulla terra si colorerà, sappiate che il castigo di Dio è vicino”.

Giulio: Poi ha spiegato perché all'inizio si è manifestata nelle vesti delle apparizioni di Fatima e perché ora lo ha fatto di nuovo. Dice che è ritornata per adempiere alcune profezie menzionate a Fatima, richiamando la seguente parte del suddetto messaggio:

“Fermate la mano che per la seconda volta colpirà il Santo Padre; se non sarà fermata la mano assassina, il mio cuore sarà squarciato [...]. Pregate perché anche questa volta ciò non accada, perché sarebbe una vittoria per Satana e il suo esercito”.

Giulio: Ha poi ribadito la necessità di intensificare la preghiera per il Santo Padre e per la Chiesa e, infine, ha dato spiegazione di un altro punto indicato in quel messaggio:

“Molti segni in futuro accompagneranno questo luogo, ma ora desidero la conversione dei vostri cuori”.

Giulio: Ha poi promesso che darà un segno visibile a tutti, e alla mia domanda su quando questo avverrà ha risposto:

“In tutti i luoghi dove Dio mi ha mandata, la natura esultava per la mia presenza sulla terra e partecipava con gioia alla luce che Dio mandava sulla terra. Questa luce oltre a toccare il cuore delle persone, toccava anche il loro corpo, e tanti sono usciti dalla loro sofferenza fisica e spirituale. Ma ciò è servito a far si che l’umanità si convertisse? Tutt'altro. Anche in questo luogo dove sono venuta per soccorrere le famiglie, tante persone rallegrano il cuore di mio Figlio e molti, oltre che nell'anima, guariscono anche nel corpo. Questi segni però devono essere intesi come un riflesso del cambiamento interiore che porta alla conversione, e non come una manifestazione esteriore che, se non accolta con fede profonda, serve solo a rendere superficiale la mia presenza. State certi: darò un grande segno, visibile a tutti, a conferma di tutto ciò; però non quando volete voi ma quando lo autorizza Dio, affinché dinanzi a questi segni possiate inginocchiarvi alla grandezza di Dio e riconoscere che voi uomini siete assetati della sua grazia, e che solo il Sangue di mio Figlio può dissetarvi. È per mezzo di questa fede nel suo sacrificio che potete continuare a ricevere lo Spirito Santo, così abbondante nella Chiesa di mio Figlio”.

 


 

In questo messaggio possiamo cogliere sei punti precisi.

  1. L’immagine biblica dei “tre grandi fiumi” che rappresentano la molteplice discendenza di Abramo: figli d’Israele, figli della Chiesa e figli d’Ismaele, questi ultimi convertiti in massa all'islam a partire dalla seconda metà del VII secolo dopo Cristo.
    Essi si sono violentemente scontrati nel corso della storia ma, non di meno, sono chiamati a un cammino di riconciliazione basato sul riconoscimento della loro comune origine e missione.
    Secondo quanto preannunciato dalla Vergine, questi popoli “non questa generazione, non nella prossima, ma a metà della terza generazione” saranno consacrati a Cristo. Qui non si intende una semplice preghiera di consacrazione di queste nazioni, ma un vero e proprio innesto in Gesù Cristo di ebrei e musulmani.
  2. Tutto ciò non avverrà a basso prezzo, ma solo “dopo che tanti figli di Dio avranno versato il proprio sangue”: è il sangue di tanti martiri, appartenenti alle tre tradizioni religiose, uomini e donne di pace che diverranno testimoni di Cristo.
  3. L’esortazione a non ripetere l’errore che fu fatto quando la Vergine si manifestò a Fatima per chiedere la Consacrazione della Russia che, come sappiamo, non venne fatta nei modi e nei tempi indicati. La fecero i vescovi del Portogallo, nazione che, come è noto, evitò il disastro della Seconda guerra mondiale.
  4. L’avvertimento: “se l’umanità resterà indifferente a tutti i mezzi che Dio sta dando per la salvezza del mondo, allora nulla si potrà fare e il braccio di Dio colpirà pesantemente: quando il cielo si tingerà di rosso e ogni cosa sulla terra si colorerà, sappiate che il castigo di Dio è vicino”.
    Questo “castigo di Dio” va inteso nel senso che Dio lascerà l’uomo in balia di se stesso e della sua cattiveria, perché non c’è peggior castigo di quello che noi uomini sappiamo così bene infliggerci da soli. L’espressione “Dio non vuole questo” viene continuamente ripetuta in questi messaggi ed esprime con assoluta chiarezza, contro ogni forma di fatalismo o di catastrofismo apocalittico, il proposito di bene e di pace, da parte di Dio, per tutta l’umanità.
  5. L’importanza della preghiera a protezione e sostegno del Santo Padre, sempre più spesso contestato non solo dall'esterno ma anche dall'interno della stessa Chiesa Cattolica.
  6. La promessa di “un grande segno visibile a tutti” a Mazzo di Rho,  ma solo dopo aver spiegato che i segni esteriori hanno significato e valore solo se intesi come “riflesso del cambiamento interiore che porta alla conversione”.